È ormai assodato, anche oltre l’ambito della psicologia familiare, che la componente Storia Evolutiva Infantile ha una fortissima correlazione con l’insorgenza in adolescenza di disturbi psicologici, psichiatrici, del comportamento, espressi con varie modalità dai figli di genitori che applicano, più o meno consapevolmente, stili di genitorialità carenzianti.
Ne deriva che il coinvolgimento dei genitori nei percorsi di cura delle varie sintomatologie dei ragazzi sia una prassi clinica che aumenta l’efficacia del lavoro terapeutico.
Nel campo della tossicodipendenza S. Cirillo e coll. (1996, 2016) hanno proposto una convincente ipotesi di stadizzazione del percorso di costruzione del sintomo tossicodipendenza, nel quale il quinto stadio, quello del passaggio al padre, è lo snodo che potrebbe interrompere o attenuare lo sviluppo della sintomatologia oppure, al contrario, indirizzare verso l’aggravamento.
Il laboratorio esporrà l’evoluzione della formulazione e sperimentazione del protocollo di coinvolgimento del padre durante il percorso di cura/riabilitazione residenziale del giovane tossicodipendente maschio.
Lo scopo generale del lavoro è il reinserimento della figura paterna nel flusso di sviluppo del figlio.
Gli obiettivi di breve termine sono: la riapertura di una relazione diretta padre-figlio non influenzata dalla mediazione/intrusione della madre, una revisione/rielaborazione delle reciproche visioni dell’altro attraverso l’analisi trigenerazionale della trasmissione del danno, il recupero e rivitalizzazione del legame padre-figlio anche in funzione di futura dinamica protettiva rispetto al ritorno del tossicodipendente nella società.
Il protocollo attuale prevede l’invito del padre in comunità per una settimana, viene ospitato nella camera del figlio, e dal secondo giorno iniziamo un trattamento delle tematiche di carenza genitoriale e della trasmissione del danno partendo dalla storia del padre.
Si passa poi a trattare lo sviluppo della relazione padre-figlio nella età infantile del figlio poi in età adolescenziale.
Si termina col lavoro sulla relazione padre-figlio durante il periodo di tossicodipendenza del figlio. Nei mesi successivi eseguiamo alcuni follow up sia per il consolidamento delle modifiche raggiunte, sia per aggiustamenti/approfondimenti di aspetti particolari.
Sarà presentato il modello di protocollo a partire dalle ispirazioni teoriche, proporrò clip video di momenti salienti dei trattamenti psicoterapeutici delle coppie padre-figlio ed in dinamica di gruppo. Saranno indicate le due direttrici di sviluppo del modello che stiamo preventivando nel campo del trattamento non residenziale del figlio tossicodipendente e del coinvolgimento della madre.