LAVORO D’EQUIPE E DOPPIA PRESA IN CARICO

Convegno degli Specializzati della Scuola

2023-05-06 - Centro Congressuale Fast - Milano - 09.30

Luogo

Centro Congressuale Fast
Piazzale Morandi, 2

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Programma

Sabato 6 maggio presso il Centro Congressuale Fast di Milano si terrà il Convegno degli Specializzati della Scuola Mara Selvini Palazzoli dedicato al tema del laboro d'équipe e doppia presa in carico.

Il convegno si propone di dare delle linee guida su come far funzionare un’équipe, soprattutto nel contesto privato, in termini di efficacia clinica, visibilità, sostenibilità economica, crescita professionale e personale, collaborazione interna ed esterna.

La battaglia scientifica della nostra scuola mira a dimostrare la necessità clinica di una doppia presa in carico, familiare ed individuale, nelle tante diverse forme possibili, per tutti i casi più gravi, quando abbiamo a che fare con i traumi dello sviluppo.
 
Programma
 
9,30. Introduzione di Matteo Selvini. La flessibilità di ruolo nel lavoro di squadra: gregario, capo, organizzatore, spalla, manovale, supervisore, consulente, protagonista… al servizio degli obiettivi comuni.
 
9,45. Paola Morosini, Direttore UOC NPIA ASST Lodi, Coordinatore Tavolo Responsabili NPIA Regione Lombardia: REFLECTING TEAM ED EQUIPE MULTI PROFESSIONALE ALLARGATA. L’equipe come mente collettiva si mostra come appropriata ed efficace nel servizio pubblico di Unità Operativa Complessa di NPIA per affrontare casi complessi e con domande d’urgenza. La possibilità di offrire il reflecting team ai pazienti insieme ad altri partecipanti alla presa in carico è strumento prezioso del lavoro relazionale e della cura.
 
10,15. Discussione condotta da Azzurra Senatore (Centri Mara Selvini per la cura del bambino di Milano) ed Enrico Quarello (allievo didatta di Torino, Centro clinico basato sulla Resistenza Non Violenta di Torino). 
 
10,35. Paola Carrara, Miriam Masserdotti, Monica Pietrobelli (Studio Adamah di Chiari): IL MODELLO PARITARIO DI UN GRUPPO DI DIECI TERAPEUTI: NON C'È EQUIPE SENZA UNA BUONA CURA. Abbiamo riflettuto sull'evoluzione della nostra equipe che negli anni è
cresciuta in numero e modalità di lavoro. Ci siamo impegnati a prenderci cura delle nostre relazioni interpersonali nell'equipe, facendola diventare una base sicura del nostro lavoro e del nostro approccio terapeutico. A dimostrazione di ciò, abbiamo sottoscritto "un patto" in
cui tutti si assumono gli stessi oneri, diritti e responsabilità. Questo si traduce nel bisogno di trovare uno spazio e un tempo di incontro: una mattina a settimana lo studio si riunisce per parlare di casi, condividere, fare supervisione e dividere le richieste che vengono distribuite in modo paritario. Abbiamo lavorato per costruire un modello di équipe complesso che potesse rispondere alla multidimensionalità della richiesta. La nostra equipe ha trovato la propria identità e dimensione nell'integrazione tra gli elementi del contesto nel quale siamo inseriti e gli elementi personali di ciascun membro: uno spazio di cura del legame - in primis quello tra coterapeuti - che ci ha permesso di applicare delle buone prassi in cui l'equipe è una scelta, in cui la diversità è la risorsa per la cooperazione e la fiducia. Viversi come un'equipe paritaria ci ha permesso di ampliare lo sguardo e le riflessioni sulla presa in carico, il cui scheletro resta quello del modello della scuola.
 
1,05. Discussione condotta da Ornella Togni (allieva didatti, Studio di psicoterapia di Locarno) ed Elena Possa (Studio Systema di Milano).
 
11,25. Intervallo.
 
11,45., Paola Comuzzi, Sara Ferraris, Gregorio Mazzonis (Ado T di Milano): DA PARITARIA A INTEGRATA: STORIA DI UN ALLARGAMENTO DI EQUIPE PER LA CURA DELLA COMPLESSITA’. Mettersi insieme è stato un inizio; rimanere insieme un progresso, lavorare insieme una costante crescita e un grande arricchimento. Storia di una consolidata e paritaria équipe sistemica che si allarga integrando giovani terapeuti (anche non sistemici) nella cura della complessità. L’idea di creare una “rete interna” alla nostra équipe, composta da più figure terapeutiche, con diverse competenze, nasce dal lavoro con famiglie complesse che ci hanno allenato a creativi cambi di rotta e ad integrare diversi strumenti terapeutici.
 
12,15 Discussione a chiusura della mattina condotta da Patrizia Garbin (Centro Mara Selvini Anoressia & disturbi del comportamento alimentare di Vicenza) e Tommaso Civiero (Psicologo Fuori Studio).
 
13.00-14.00. Pausa per il pranzo.
 
14. Alessia Conti ed Alessandra Gritti (Studio La tartaruga di Brescia): ÉQUIPE COME BASE SICURA PER LE TERAPEUTE CON UNA LUNGA CONOSCENZA PERSONALE, IN UN CASO CON DOPPIA RISONANZA. Nell’intervento mostreremo come il transfert e il controtransfert tra i terapeuti, grazie alla profonda conoscenza per una collaborazione professionale che dura da 20 anni sulla base di una conoscenza personale di 25 anni, funzioni come una ‘base sicura’ nel procedere del ‘fare terapeutico’. Mostreremo, attraverso un caso clinico in cui si narra di un lutto traumatico di un neonato alla 23esima settimana di gestazione, come la sicurezza sulla stabilità dell’altro e la fiducia sul suo sentire divengono ‘base sicura’ per le risonanze sul terapeuta e per i pazienti nei momenti più difficili della terapia.
 
14,30. Discussione condotta da Maria Chiara Gritti (allieva didatta e fondatrice del Centro Dipendiamo di Bergamo) e Lucile Engel (Studio di psicoterapia di Lugano). 
 
14,50. Luisa Capitoni (Centro Mara Selvini Anoressia & disturbi del comportamento alimentare di Bergamo): COME MOTIVARE LE FAMIGLIE AL LAVORO DI EQUIPE: TRADIZIONE E CAMBIAMENTI. Dentro un quadro di cambiamenti storici e culturali dalla
nascita della scuola ad oggi, la nostra équipe che da anni lavora con famiglie di pazienti adolescenti e giovani adulti e con famiglie con bambini si è trovata sempre più frequentemente a riflettere e sperimentare modalità differenti nei formati e nei tempi di presa in carico di una famiglia partendo proprio dal lavoro di osservazione e valutazione di quello specifico sistema familiare. Si è osservato che una maggiore flessibilità nei tempi e nelle modalità di presa in carico ha consentito di motivare al lavoro familiare anche le famiglie con più resistenze al coinvolgimento di tutti i componenti del nucleo.
 
15,20. Discussione condotta da Fabiola Martina, (allieva didatta, Studio di psicoterapia di Aosta) e Marta Villa (Direttivo TES, Studio di psicoterapia di Merate).
 
15,40. Pausa caffè.
16.00. Manuela Camedda e Monica Piccapietra (équipe NPI Ospedale San Paolo di Milano): SUPERVISIONE O “TERAPIA” PER LA COPPIA TERAPEUTICA? Partendo dall’impasse su un caso, i terapeuti sfruttano la supervisione della coppia terapeutica. Come affrontare limiti, risorse e risonanze che influiscono sul lavoro terapeutico quando la coppia ha un trascorso lavorativo e di amicizia da quasi 20 anni.
 
16,30/ 17,30 dibattito finale condotto da Anna Carla De Simone (Centro Mara Selvini per la cura del bambino di Milano), Elisa Lazzaroni (Studio Itaca Lecco, Consulente presso servizi pubblici del SSN) ed Elisa Veronesi (Studio Itaca Lecco, Dirigente Psicologa ASST Brianza).
 
17.30. Cerimonia di consegna dei diplomi di specializzazione Scuola Mara Selvini Palazzoli