Stefano Cirillo

Stefano Cirillo

Specializzato in psicologia e formato come psicoterapeuta familiare

Sono nato a Roma nel 1947, a casa dei nonni. A tre anni ho raggiunto a Milano i miei genitori, ai quali la guerra aveva sconvolto i progetti professionali e che dunque cercavano fortuna qui. Il sentimento di essere in esilio ha accompagnato la mia infanzia e quella delle mie sorelle. Ho fatto il liceo classico dai Gesuiti e mi sono laureato in lettere all’Università Cattolica, dove ho conosciuto la mia futura moglie e ho scoperto che avrei potuto iscrivermi alla Specializzazione in Psicologia. Qui ho incontrato la prof.ssa Selvini, al cui fascino devo l’essermi indirizzato verso la terapia familiare. Durante la specializzazione mi sono mantenuto facendo l’insegnante di lettere nelle medie e mi sono sposato. Anche mia moglie è stata insegnante, fino all’adolescenza dei nostri tre figli. Io invece mi sono licenziato dopo tre anni dall’insegnamento e ho iniziato a lavorare come psicologo nel campo dell’handicap assieme a una compagna di specializzazione, Anna Maria Sorrentino, con cui ho condiviso da allora l’avventura professionale e l’amicizia. Abbiamo frequentato assieme la Scuola di Psicoterapia della Famiglia e aperto una modesta attività professionale, alla quale qualche anno più tardi si è associato Matteo Selvini. Dunque noi tre lavoriamo assieme da quarant’anni e anche le nostre famiglie si frequentano da allora.

L’avvio piuttosto lento della mia professione mi ha permesso di dedicarmi assieme a mia moglie ai nostri tre bambini, l’impegno più significativo e soddisfacente della mia vita. Sia le due ragazze che il maschio hanno scelto una professione dell’aiuto. Oggi hanno tutti e tre famiglia e siamo quindi felicemente nonni di sette nipoti, che vivono fortunatamente tutti a Milano, nella nostra zona.

Nel 1982 assieme alla Sorrentino sono stato chiamato dalla prof.ssa Selvini a costituire con lei e con suo figlio Matteo una nuova équipe di terapia e di ricerca.

Mi sono licenziato allora dall’insegnamento universitario in Cattolica, che avevo portato avanti per vari anni, e mi sono dedicato con passione a questa esperienza che mi avrebbe insegnato tutto quello che oggi so.

Per non essere totalmente dipendente dalla guida della Selvini ho mantenuto (anche su sua indicazione) per metà tempo alla settimana un’altra appartenenza professionale, prima nei Consultori Familiari pubblici, poi nel campo della tutela. Ho fondato con un gruppo di colleghi nel 1984 il Centro per il bambino maltrattato (CbM), dove ho lavorato per trent’anni come terapeuta di genitori violenti inviati dal Tribunale per i Minorenni e che tuttora affianco come Presidente del Comitato Scientifico. Principalmente per questa attività nel 1999 ho ricevuto il riconoscimento al merito dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia.

Sull’esempio della mia Maestra, mi sono sforzato in modo costante di pubblicare le riflessioni che il mio lavoro mi suscitava: ho pubblicato (oltre a numerosi articoli) un libretto sull’affido (Famiglie in crisi e affido familiare. Guida per gli operatori ,1986, La Nuova Italia Scientifica), due libri sul maltrattamento (con Paola Di Blasio, La famiglia maltrattante. Diagnosi e terapia, Raffaello Cortina, 1989, e Cattivi genitori, Raffaello Cortina 2005), un volume su una lunga esperienza di supervisione a un Servizio Materno Infantile di Ferrara sulle famiglie croniche dell’assistente sociale (con Valeria Cipolloni, L'assistente sociale ruba i bambini? Raffaello Cortina 1994), un altro sulle tossicodipendenze da eroina (con Roberto Berrini, Gianni Cambiaso, Roberto Mazza, La famiglia del tossicodipendente, Raffaello Cortina, 1996, nuova edizione 2017).

Ho inoltre partecipato a tutte le pubblicazioni condotte sotto la guida della Selvini (con Mara Selvini Palazzoli, Matteo Selvini, Anna Maria Sorrentino, I giochi psicotici nella famiglia, Raffaello Cortina, 1988; Ragazze anoressiche e bulimiche. La terapia familiare, Raffaello Cortina, 1998; con Matteo Selvini, Anna Maria Sorrentino, La terapia familiare nei servizi psichiatrici, Raffaello Cortina, 2002) Milano; e all’ultimo libro che abbiamo scritto Matteo, Anna Maria ed io (Entrare in terapia. Le sette porte della terapia sistemica. Raffaello Cortina, 2016).

Ho avuto la soddisfazione della traduzione in varie lingue di quasi tutti questi lavori.

Dal 1999 sono direttore della collana "L'intervento psicosociale" dell'editore Raffaello Cortina. Sono inoltre membro dal 1993 del Comitato di Redazione delle due principali Riviste di terapia familiare in Italia.

Ho sempre affiancato alla clinica un’attività di formazione, supervisionando gruppi di colleghi e servizi pubblici in Italia e all’estero, in paesi di lingua francese e spagnola, che padroneggio. Viaggio quindi con una certa frequenza.

Nel 1993 abbiamo fondato la Scuola di Psicoterapia, che oggi noi tre co-dirigiamo dopo la morte di Mara Selvini Palazzoli, a cui l’abbiamo intitolata.

La mia vita professionale quindi attualmente si divide tra l’insegnamento ai futuri terapeuti che mi appassiona, e la clinica, che continua a arricchirmi di incontri forti e coinvolgenti.