Nel laboratorio, rivolto a psicoterapeuti, psicologi, assistenti sociali, educatori si presenteranno i “buoni ingredienti” che gli operatori possono mettere in campo nel difficile lavoro con i genitori ambivalenti nella relazione di aiuto.
L’intervento di sostegno viene da loro richiesto/accettato perché si trovano in grossi guai o per la paura che ci possano essere delle conseguenze peggiori (per esempio una segnalazione in Tribunale).
È in ogni caso possibile, anche con questi genitori “difficili”, attivare dei circoli virtuosi di fiducia reciproca e di collaborazione nel preminente interesse del minore. Questo a patto che gli operatori, ognuno nel proprio specifico professionale, mantengano salda la rotta della relazione di aiuto e non siano in balia della tempesta delle emozioni negative emergenti.
Le 10 carte che verranno proposte rappresentano sia un “ancoraggio emotivo” che un “navigatore satellitare” per tenere la giusta direzione.
ENRICO QUARELLO