Cinema e anoressia

Seminario di Ignazio Senatore

2017-12-02 - Centro Congressuale Fast - Milano - dalle 10.00 alle 17.00

Luogo

Centro Congressuale Fast
Piazzale Morandi, 2

Informazioni generali

Sede: Centro Congressuale FAST – P. le Morandi, 2 Milano (MM3 linea gialla fermata Turati).

Costo iscrizione: € 70, € 30 per gli ex allievi e per gli studenti della laurea specialistica.

I tutor di tirocinio sono invitati gratuitamente.

Il pagamento può essere effettuato con bonifico bancario intestato a Attività Formativa del Nuovo Centro Studio Famiglia snc, Iban: IT40Z0200801614000005386016.

Per informazioni e iscrizioni: tel. 02 29524089 –  email: info@scuolamaraselvini.it

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PROGRAMMA

Secondo Ignazio Senatore se ci fosse una divinità protettrice degli psicoterapeuti, questa non potrebbe che essere Sheherazade, la protagonista del racconto "La tessitrice delle notti" tratto da Le Mille e una Notte.  Com'è noto la storia narra di una giovane donna, Sheherazade, che per non morire è costretta a raccontare ogni notte una storia al suo sposo. Ho definito "Sindrome di Sheherazade" quella “affezione" che colpisce noi terapeuti che, in ragione del nostro destino, siamo condannati, come l’eroina del racconto, a narrare storie ai nostri pazienti. Sin dai tempi di Melies e dei fratelli Lumiere il cinema ha narrato storie. Ma come ricordava il grande regista svedese Ingmar Bergman “Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima”.

Partendo da queste illuminanti affermazioni ho ritenuto opportuno rispolverare dai cassetti della memoria alcune scene tratte da film che mi sembravano potessero “svelare”, più di mille parole, il complesso mondo inconscio delle pazienti affette da DCA.

Il blob descrive con affilata puntualità lo smarrimento dell’anoressica che dimagrisce, si cancella, si assottiglia, fino a scomparire, convinta, che solo in questo modo potrà ottenere l’affetto dei familiari di cui ha bisogno. Incapace di dar voce alla propria sofferenza utilizza il proprio corpo che, su un piano simbolico, diviene l’unico strumento per esprimere le proprie emozioni. 

IGNAZIO SENATORE

Psichiatra e psicoterapeuta Responsabile dell’Area dei Disturbi del Comportamento Alimentare della Clinica Psichiatrica dell’Università “Federico II” di Napoli e Docente in “Psichiatria e Disturbi del comportamento alimentare” nella “Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione”. Presidente e Fondatore della Sezione "Arte, Musica, Teatro, Cinema e Mass Media" della Società Italiana di Psichiatria. (SIP) e della Sezione regionale della Campania della SIS.DCA. Socio Ordinario e Didatta Società Italiana Psicologia Relazionale (S.I.P.R).

Giornalista - pubblicista, è il direttore Artistico ed ideatore dei Concorsi di Cortometraggi "I corti sul lettino. Cinema e psicoanalisi" e "MediCinema Salute, benessere, malattia".

Collabora alla Rivista Segno Cinema ed al quotidiano Il Corriere del Mezzogiorno.

Ha curato i volumi I disturbi del comportamento alimentare (Franco Angeli, 2013) e Studi sull'anoressia (a cura) per (Alpes Editore, 2015). Tra i numerosi volumi suoi rapporti tra cinema e psiche Cinema Mente e Corpo e Cinema (italiano) e psichiatria per Zephyro Edizioni, Cinema e Terapia Familiare (con R. De Bernart) – (Franco Angeli, 2012).

Ha ideato il sito www.cinemaepsicoanalisi.com.