Ciclo di supervisioni condottore da Stefano Cirillo
22/01/2025 - Viale Vittorio Veneto 12 - Milano - 09.00
Durante questi ultimi vent’anni, l'esperienza dei docenti della Scuola nella terapia familiare di adolescenti e giovani adulti con gravi patologie, si è andata incontrando con la domanda di formazione degli allievi, la cui clientela era per lo più costituita da pazienti individuali.
Questo incontro è stato fruttuoso per mettere via via a punto una serie di criteri relativi a diverse forme di trattamenti: individuali, familiari, paralleli, alternati, allargati.
Nel corso il formatore si concentrerà, a partire dai casi presentati dai partecipanti, sui temi relativi ai diversi formati di convocazione, che rimanderanno sia ai processi di valutazione (sulle dinamiche familiari, sulla natura del sintomo, sulle organizzazioni della personalità individuale), sia alle risorse attivabili nel paziente stesso e nel sistema familiare, seguendo il modello illustrato nel volume Entrare in terapia.
Il gruppo riprenderà l’organizzazione sperimentata negli anni passati, in cui i partecipanti preparano in anticipo il materiale sui propri casi, inviandoli a tutti i membri del gruppo, di modo che la discussione possa partire immediatamente dai quesiti clinici e di teoria della tecnica.
Il ciclo si svolge in presenza, a Milano, in V.le V. Veneto 12 dalle 9.30 alle 13.30
- Mercoledì 22 gennaio
- Mercoledì 19 febbraio
- Mercoledì 19 marzo
- Mercoledì 16 aprile
- Mercoledì 28 maggio
- Mercoledì 11 giugno
- Mercoledì 3 settembre
- Mercoledì 1 ottobre
- Mercoledì 19 novembre
- Mercoledì 10 dicembre
Laboratorio online condotto da Federico Elio Calemme ed Erika Michielon
25/01/2025 - - - dalle ore 10 alle ore 16
UNO SGUARDO INCLUSIVO E TEMI DI CONSULTAZIONE SPECIFICI PER UNA PRESA IN CARICO EFFICACE
Se parliamo di psicologia e psicoterapia LGBTQIA+ sono molteplici i contributi e le trattazioni che interessano la dimensione individuale della persona e relativi percorsi psicoterapici. Tuttavia, se le dimensioni individuale e familiari della persona hanno trovato ampio interesse sociale e politico, la coppia LGBTQIA+ ha acquistato una propria legittimità in Italia solo a partire dalla Legge Cirinnà del 2016, che istituisce le unioni civili tra persone dello stesso sesso. La possibilità per le coppie omosessuali di unirsi legalmente ha aperto una necessaria riflessione
anche sulla crisi della coppia omosessuale e sul diritto a poter chiedere una cura per la coppia.
Nel Settembre 2018 abbiamo aperto una prima riflessione sulla terapia di coppia per la coppia omosessuale che nel 2022 ci ha portati ad ampliare il nostro sguardo, nella necessità di pensare a percorsi specifici di coppia non solo per persone omosessuali ma per tutta la comunità LGBTQIA+. Nel 2024 è stato pubblicato il nostro articolo "Terapia di coppia con coppie LGBTQIA+: un'integrazione al protocollo Ghezzi" sulla rivista Frattali. Durante la nostra giornata di formazione intendiamo proporre un’integrazione del consolidato modello di presa in carico della coppia di Ghezzi e Covini (2004), analizzando temi di consultazione specifici e portando riflessioni sul rapporto terapeutico che si crea nel lavoro con le coppie LGBTQIA+, con l’obiettivo di uno sguardo maggiormente affermativo per una presa in carico efficace.
Costrutti come quello di Identità Sessuale (Rigliano e Ferrari), Minority Stress (Lingiardi e Nardelli, 2007) ed OmoBiTransfobia Interiorizzata verranno integrati nella pratica clinica del lavoro con le coppie, proponendo tracce di lavoro frutto della nostra pratica clinica, in cui è necessario che il terapeuta possa assumere un posizionamento “altro” rispetto al lavoro con le coppie eteronormate.
condotto da Dante Ghezzi e Paola Covini. 21° Corso di specializzazione - anno 2025
23/01/2025 - Viale Vittorio Veneto 12 - Milano - 9.00
OBIETTIVI DEL CORSO
Il corso affronta il tema degli interventi nelle situazioni di disagio e sofferenza dicoppia, sia attraverso la proposta di contributi teorici che la presentazione di unpercorso clinico che fa riferimento a un protocollo consolidato (Terapia Familiare, N.74, 2004).
Il modello proposto individua le radici significative della patologia del rapporto dicoppia, proponendone una cura. Si colloca in una prospettiva trigenerazionale, dove viene posta particolare attenzione alla crescita personale e familiare diciascuno dei partners e alle modalità di emancipazione dalla propria famigliad'origine, in quanto influenti sul successivo rapporto di coppia. Ogni membro della coppia viene peraltro considerato come soggetto che, mentre porta il proprio contributo alla relazione, mantiene la propria autonomia ed è capace distrategie per il benessere che attingono ai significati individuali eall’organizzazione di personalità.
I punti cardine del percorso, partendo dal disagio attuale, sono: il sorgere della crisi, la storia della coppia e la scelta del partner (progetto e incastro), la posizione del soggetto nella sua famiglia originaria, lo svincolo, le risorse individuali e i rapporti attuali con le famiglie originarie.
Il lavoro con la coppia, analizza altresì le difficoltà e le soluzioni tentate epropone la ricerca di alternative verso nuovi modi di pensare e di sentire.
Nelle situazioni in cui ciò è opportuno vengono discussi inoltre gli indicatori delcoinvolgimento dei figli nel conflitto di coppia ed esplicitati i criteri divalutazione del loro disagio, al fine di attivare eventuali adeguate cure.
1. Presentazione e costruzione di un patto d’aula confrontando motivazioni e aspettative.
Parte teorica sulla coppia: i comunidenominatori che la qualificano, caratteristiche di una coppia sana, le ragioni ricorrenti all’origine delle gravi crisi di coppia; presentazionedel Protocollo consolidato; casi esemplificativi dei docenti.
2. La consultazione propedeutica alla TDC, la consultazione prolungataquando specifiche ragioni la giustificano.
3. Il contratto di terapia della coppia e gli aspetti etici.
4. Le sedute dopo il contratto e la ripresa dei temi della consultazione.
5. Le sedute individuali.
6. Le sedute successive e il tema della separazione.
7. La conclusione della terapia.
8. e 9. Carrellata sulle tecniche di conduzione in TDC, sui fattori dicambiamento in TDC, sull’uso delle prescrizioni, sui parametri per poterdefinire un successo la TDC.
10. Valutazione del percorso: chiarezza, credibilità, comprensibilità,utilizzabilità di quanto proposto come crescita di conoscenze, capacità,abilità; risonanza nella propria realtà personale e pratica clinica.
Nelle giornate formative saranno affrontati temi fondamentali quali:
l’obiezione alla violenza fisica, la parificazione, il tema dellaprotezione dei figli, il tema del denaro nella coppia come aspetto ditraduzione degli affetti e del potere, l’empowerment individuale, ilciclo di illusione delusione disillusione, l’intervista sui temi sessualise non presentati spontaneamente, la gestione dei conflitti, alcune tecniche di coinvolgimento emozionale e corporeo, il terzo nella coppia.
Sarà considerato anche l’utilizzo della scheda telefonica iniziale. Saranno proposte brani di letture non tecniche e film inerenti il tema.
Saranno utilizzati casi e registrazioni dei docenti ed eventualmente dei partecipanti.
I docenti si alternano nella conduzione durante la giornata e su strumenti specifici saranno accompagnati da colleghi particolarmente esperti.
Durante il percorso si valuterà l’apprendimento in atto perché sianoevidenziate le difficoltà applicative delle parti tecniche meno intuitive.