Durante questi ultimi vent’anni, l'esperienza dei docenti della Scuola nella terapia familiare di adolescenti e giovani adulti con gravi patologie, si è andata incontrando con la domanda di formazione degli allievi, la cui clientela era per lo più costituita da pazienti individuali.
Questo incontro è stato fruttuoso per mettere via via a punto una serie di criteri relativi a diverse forme di trattamenti: individuali, familiari, paralleli, alternati, allargati.
Il nucleo più stabile dei partecipanti sta considerando la proposta del formatore di arrivare alla pubblicazione delle linee trattamentali sperimentate e dei criteri di indicizzazioni relativi.
Nel corso il formatore si concentrerà, a partire dai casi presentati dai partecipanti, sui temi relativi ai diversi formati di convocazione, che rimanderanno sia ai processi di valutazione (sulle dinamiche familiari, sulla natura del sintomo, sulle organizzazioni della personalità individuale), sia alle risorse attivabili nel paziente stesso e nel sistema familiare, seguendo il modello illustrato nel volume Entrare in terapia.
Il gruppo riprenderà l’organizzazione sperimentata negli anni passati, in cui i partecipanti preparano in anticipo il materiale sui propri casi, inviandoli a tutti i membri del gruppo, di modo che la discussione possa partire immediatamente dai quesiti clinici e di teoria della tecnica.
Il ciclo si svolge in presenza, a Milano, in V.le V. Veneto 12 dalle 9 alle 13
Matteo Selvini
Il corso si svolgerà da remoto e in presenza.
Tutti gli incontri si svolgeranno dalle 10 alle 13.
La Scuola di Psicoterapia "Mara Selvini Palazzoli" propone un ciclo di otto incontri di 3 ore ciascuno, di supervisione dei casi di lavoro diagnostico e terapeutico per soggetti in sviluppo che comprende un dibattito con colleghi esperti anche di altre formazioni condotto in rete da Anna Maria Sorrentino.
Questo ciclo riguarda il bambino paziente e la sua possibilità di essere preso in carico attraverso una terapia familiare, utilizzando la sua partecipazione a sedute con la sua famiglia come momento finalizzato all'ascolto interlocutorio delle sue problematiche ed alla restituzione interpretativa del significato del suo disagio in termini di partecipazione e coinvolgimento con le più vaste difficoltà familiari.
La trama teorica riguarderà la ricostruzione etiopatogenetica del disagio del paziente in relazione ai suoi attaccamenti e al dialogo con la personalità dei suoi genitori sullo sfondo dei fatti che hanno influenzato la storia della famiglia.
Specializzata in psicologia e formata come psicoterapeuta familiare da Mara Selvini, fin dal 1971, ha lavorato con lei fino alla sua morte continuando poi col compagno di lavoro di sempre Stefano Cirillo e il più giovane Matteo Selvini, nel lavoro clinico e nella successiva nascita della Scuola di Psicoterapia. Come sua specializzazione, si è a lungo dedicata all'applicazione del modello sistemico e relazionale nell'ambito dei servizi di neuropsichiatria infantile e riabilitazione. In questo settore ha pubblicato Handicap e Riabilitazione (NIS 1987) ed ha formato numerosi operatori dei servizi territoriali sul tema della Psicopatologia infantile e delle malattie invalidanti. Il suo libro è stato tradotto in spagnolo e tedesco. Sul medesimo tema ha pubblicato per Cortina nel 2006, il testo intitolato Figli disabili. Oltre all’interesse per la neuropsichiatria infantile ha sviluppato con i colleghi Mara Selvini, Matteo Selvini e Stefano Cirillo i contributi dell’équipe del Nuovo Centro per lo studio della Famiglia di Milano, come testimoniato dal suo essere co-autore delle pubblicazioni del gruppo. Nel 2016 ha pubblicato con Stefano Cirillo e Matteo Selvini Entrare in terapia. Le sette porte della terapia sistemica, Raffaello Cortina Editore, Milano.
È co-responsabile della Scuola di Psicoterapia “Mara Selvini Palazzoli”. Attenta ai temi dell'attaccamento nella pratica clinica, è esperta nella presa in carico di famiglie con bambini. Ha inoltre praticato per molti anni terapie individuali di adulti richiedenti, mettendo a punto strategie di integrazione tra il percorso individuale ed opportune convocazioni dei familiari come testimoni e collaboratori del processo terapeutico. Nella formazione degli operatori ha individuato nella metodica della ricostruzione del genogramma familiare un'importante risorsa per favorire l'evoluzione personale e le presa di coscienza delle implicazioni cliniche connesse alla rete relazionale.
Orario dalle 10 alle 13