Perché un terapeuta sistemico ha bisogno delle diagnosi di personalità?
Storicamente l'identità dei terapeuti sistemici si è costruita contro la diagnosi, sul terreno dello scontro con la psichiatria istituzionale marginalizzante e con la psicoanalisi classica sua fedele alleata. (Bruni De Filippi 2007). Riscoprire le diagnosi di psicopatologia e di personalità costringe quindi ad una vera crisi d'identità, un importante movimento cognitivo ed emotivo di integrazione di concetti.
In questo percorso il gruppo che ha fatto capo a Mara Selvini Palazzoli dopo Paradosso e controparadosso, a partire dagli anni Ottanta, è stato facilitato dalla forte presa di posizione del suo leader a favore di una linea scientifica di salvaguardia della centralità della diagnosi di psicopatologia come insostituibile punto di riferimento per la stessa sopravvivenza della ricerca clinica sull'efficacia della psicoterapia nel trattamento di tutti i maggiori disturbi mentali. In quegli anni fu una scelta davvero difficile, controcorrente (seppure condivisa da altri leader come Cancrini e Linares) nell'infuriare dell'ondata delle terapie costruttiviste, post-moderne e narrativiste, tutte fortemente contrarie a linee di ricerca basate sulle psicopatologie.